Se io scrivo

Ringrazio il cielo che mi abbiano insegnato a scrivere.
Scrivere è catartico, liberatorio. Scrivere è voluttà, sentimento, ragione.
E’ espressione pura dell’essere e, allo stesso tempo, una capacità rara, poiché non tutti riescono.

Perché se lo sai fare, scrivere può portarti lontano o farti scendere dentro di te, ma allo stesso può farti librare, volare in alto, in una dimensione in cui tutto si annulla e allo stesso tempo si crea.
Scrivere è puro spirito che si manifesta, dove è lei, l’Anima, a parlare.
E scrivendo io l’ascolto, le do voce. La coccolo.
Tutte le domande si dipanano, si sciolgono in un profluvio di lettere sincroniche che prendono corpo pian piano, diventando certezze.
Nulla più resta dentro, una volta scritto.
Ti senti poi leggero, come se qualunque cosa ci sia stata dentro di te fino all’attimo precedente, si fosse dileguata.

Scrivendo io amo, odio, piango, rido.

Tutto si esprime lì, materia scritta, su un foglio. Non restano più impalpabili, le emozioni.
Poiché è di quelle che io vivo.




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sabato 13 novembre 2010

Cambiare

Chi non sa piangere, non sa neanche ridere.
Il riso e il pianto provengono dallo stesso posto dell'anima ed entrambi sono nutrimento e spinta al cambiamento.
Le emozioni infatti ci indicano se la via che stiamo percorrendo è quella giusta, sta a noi cambiarla se non ci piace, poichè in ognuno c'è sempre un'uscita d'emergenza: quella dalla quale siamo entrati.
Il problemi entrano ed escono da una porta sola.
Molti la chiamano sfortuna, a me piace chiamarla mente.



4 commenti:

  1. La chiami nel modo più appropriato.
    Inoltre il pianto può essere pure di felicità. Anche di una felicità che abbiamo vissuto tempo fà, che si ripresenta e si rivive attraverso i ricordi.
    :-))

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  2. Certo che il pianto può essere anche di felicità, ma anche quello di rabbia o di dolore non va soffocato: è una parte di noi che cerca di trovare una via d'uscita e non bisogna far finta che non esista.
    E' una cosa che non va sottovalutata :))

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  3. Non ho mai soffocato il pianto, qualunque fosse la fonte, neppure tra mille persone.

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