Ci sono assenze palpabili, immense.
Nella loro vastità la mente vacilla e si perde.
Hanno più corpo nella loro etereità che nel loro essere corporeo, più essenza nella loro mancanza che nel viverle stringendole.
Non c'è nulla di più presente e vivo di un'assenza.
Basta toccarsi, mettendosi una mano su quel lembo di carne viva, proprio dove sotto c'è il cuore...
ogni volta che vuoi, esse sono lì.
Nella loro vastità la mente vacilla e si perde.
Hanno più corpo nella loro etereità che nel loro essere corporeo, più essenza nella loro mancanza che nel viverle stringendole.
Non c'è nulla di più presente e vivo di un'assenza.
Basta toccarsi, mettendosi una mano su quel lembo di carne viva, proprio dove sotto c'è il cuore...
ogni volta che vuoi, esse sono lì.
Nell'assenza ci sono mille fili palpabili, ci piace custodirli, poi li tiriamo fuori, li ripercorriamo, vibrano, fanno rumore dentro noi, sono l'essenza della presenza.
RispondiEliminaUn sorriso
:-))
Vedo che stai continuando il viaggio nelle parole...
RispondiElimina:)
Sono uno a cui piace viaggiare troppo...poi se trovo la rotta giusta divento un pochettino quasi come acqua di mare.
RispondiElimina:-))
eheheheh..è un modo per dirmi che gradisci quanto leggi?
RispondiEliminami fa piacere :)))
Perspicace...:-)
RispondiEliminaSerena notte di......presenza :-)
a volte uso la materia grigia...ma non farci l'abitudine, eh! :)
RispondiEliminaserena notte a te!
Sono abituato a tutto anche al grigio senza materia :-))
RispondiEliminaNon fare l'abitudine a quest'ultimo, allora, che è peggio :))
RispondiEliminaTanto peggio non sarà, riconoscemdomi abbastanza nella non materia mia :-))
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